Linsostenibile
leggerezza della gravità
INDICE:
- Le due masse
- La relatività generale
- Il big bang
- L'idea
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Premessa
Le
idee preconcette sono universalmente considerate come perniciose, se
non addirittura pericolose,eppure tali idee per definizione sono le
più difficili da riconoscere, ed ancor più difficile è, una volta
riconosciute, il poterle smantellare, privandole del loro
valore.Questo vale per qualunque idea di tale tipo.Ma se lidea è
addirittura un concetto metafisico che agli occhi di tutti appare
talmente ovvio da non poter essere neppure discusso, fondandovi sopra
addirittura tutta una filosofia di pensiero e di vita, allora siamo
in presenza di un dogma.Pensiamo solamente ai concetti di massa,
tempo e spazio, ritenuti da sempre intrinsecamente immutabili:
tuttora appare una magia il formidabile apparato di intuizioni, leggi
e relazioni che va sotto il nome di relatività di Einstein.E non
solo la relatività appare magia ai non addetti ai lavori, ma è
guardata con stupore anche dagli stessi fisici.Tante e potenti sono
state nella storia le idee che hanno fuorviato il pensiero umano,
fino a farlo aggrovigliare su se stesso come in preda ad eccessi di
bizantinismo.Forse la più nota in assoluto è la posizione che nel
corso dei secoli hanno assunto la Terra ed il Sole.All'inizio alcuni
filosofi greci intuirono l'esatto modello, postulando un Sole lontano
ed una Terra (sferica!) in rotazione attorno ad esso. Per secoli poi
è stata la Terra ad occupare il centro dellUniverso. E nel buio
periodo di transizione dal medio evo allera moderna, affermare il
contrario poteva costare la vita, oltre che laccusa di eresia.
Senza contare che affermare la centralità del Sole avrebbe reso
ridicolo chiunque, così come la conseguente sfericità della
terra.Preconcetti, dunque. Idee sulle quali nessuno si ferma a
riflettere tanto paiono ovvie ed innegabili.Quella che segue è la
cronistoria e lanalisi dei concetti che mi hanno indotto a
chiedermi di un altro dogma:
E
se
?
Ma
prima diamo un'occhiata a due fondamentali concetti della fisica: la
massa e la concezione dello spazio per Einstein. Richiameremo inoltre
quella che attualmente sembra la teoria cosmologica più accreditata.
Le
due masse
-
Il fatto che le misurazioni della massa inerziale e della massa
gravitazionale abbiano dato sempre risultati identici fino all'ultimo
decimale possibile, ha sempre impressionato la comunità dei fisici
Da
studente ho sempre avuto molte difficoltà nel separare i concetti di
massa gravitazionale da quella di massa inerziale. Semplicemente non
capivo la necessità di differenziare i due concetti.Cerchiamo quindi
di illustrarne brevemente la differenza.Quando noi parliamo di massa
inerziale stiamo parlando di quella entità fisica che tende ad
opporsi ad ogni variazione di velocità, ovvero ad ogni
accelerazione, per realizzare la quale abbiamo sempre bisogno di una
forza, secondo la nota equazione che va sotto il nome di secondo
principio della dinamica
F
= ma
La
quale esprime il semplice fatto che maggiore è la massa, maggiore
dovrà essere la forza per ottenere una determinata accelerazione: a
tutti è chiaro che sospingere un'auto o un grosso furgone sono due
cose nettamente differenti. In definitiva la massa è quell'entità
che tende a conservare istante per istante la velocità
posseduta.
Quindi noi notiamo l'esistenza di questa entità che
chiamiamo massa inerziale solo quando intendiamo spingere
oppure tirare un qualsiasi oggetto.
Se invece intendiamo
riferirci alla massa gravitazionale stiamo parlando di quell'entità
posseduta da ciascun corpo tale da permettere il manifestarsi della
legge di gravitazione universale di Newton
F
= GM1M2/(d)^2
La
quale indica che tra due corpi m1 ed m2 posti a distanza d, si
manifesta una forza pari al prodotto delle loro masse gravitazionali
diviso la loro distanza elevata al quadrato, il tutto moltiplicato la
costante gravitazionale G.Ai fisici appare quasi una coincidenza
miracolosa il fatto che, all'interno della nostra fisica, la massa
gravitazionale di un oggetto sia rigorosamente identica alla massa
inerziale, e questo fino all'ultima cifra decimale permessa dagli
strumenti di misura più sofisticati.Come conseguenza dell
identicità delle due masse abbiamo che qualunque oggetto all'interno
di un campo gravitazionale subisce la medesima accelerazione, e
quindi due masse diverse lasciate cadere dalla medesima altezza
toccheranno terra nel medesimo istante.Sembra incredibile che un
entità preposta alla conservazione del moto (la massa inerziale) sia
identicamente responsabile dell'attrazione tra i corpi (massa
gravitazionale). Ed in effetti in fisica tutto ciò che inizialmente
appare una coincidenza più o meno straordinaria, prima o poi si
rivela non esserlo affatto.
La
relatività generale
-
Esiste un'equivalenza assoluta tra sistemi di riferimento accelerati
e sistemi di riferimento immersi in un campo gravitazionale
Richiamiamo
ora qualche concetto della relatività generale di Einstein. Tale
teoria afferma la totale equivalenza tra un sistema accelerato ed un
sistema in presenza di campo gravitazionale. Si badi che
nell'intuizione di Einstein non c'è nessuna considerazione sulla
natura di un campo gravitazionale o di un sistema in
accelerazione.Einstein afferma che presi due osservatori, l'uno in un
sistema accelerato, l'altro in presenza di un campo gravitazionale,
non esiste alcuna esperienza soggettiva che possa rivelare a ciascuno
di essi se il proprio laboratorio è in presenza di un campo
gravitazionale o se invece è solidale ad un sistema accelerato. Per
esperienza soggettiva si intende un'esperienza interamente svolta
all'interno del proprio sistema di riferimento, senza alcun dato che
faccia riferimento ad alcun sistema di riferimento esterno.
Analogamente due osservatori, l'uno in caduta libera all'interno di
un campo gravitazionale l'altro in quiete e lontano quanto basta da
qualunque interazione gravitazionale, non potranno stabilire mediante
esperienze soggettive se il proprio sistema di riferimento è in
caduta libera oppure in quiete.Einstein inoltre ipotizza uno spazio
che risenta della presenza di masse, presentando una curvatura più o
meno accentuata a seconda dell'entità della massa in oggetto.
L'interazione gravitazionale sarebbe data a questo punto dalla
curvatura stessa, che indurrebbe le masse a cadere l'una verso
l'altra. L'analogia più nota è quella di un telo elastico sul quale
siano poste due sfere massicce: le sfere curvano il telo in modo tale
da risentire l'una la presenza dell'altra e cadere l'una nella
curvatura del telo creata dall'altra. Ritorneremo in seguito su
questo particolare.
Il
big bang
-
L'universo attuale è ancora in fase di espansione accelerata
Attualmente
la teoria cosmologica più diffusa è denominata big bang, ossia
grande esplosione, termine coniato dall'astrofisico inglese Fred
Hoyle. Si pensa ad un grumo primordiale, dove restano indefiniti i
concetti di massa, spazio e tempo, che ad un determinato punto iniziò
ad espandersi in maniera esplosiva, in un istante del nostro tempo
situato decine di miliardi di anni fa. L'espansione non deve essere
intesa all'interno di uno spazio, ma come riguardante lo spazio
stesso, in un modo tale che l'universo pur essendo in continua
espansione occupi istante per istante il massimo spazio a
disposizione, ovvero tutto lo spazio esistente.A seconda delle
energie in gioco in tale esplosione, si pensa a tre possibili
evoluzioni dell'universo.
-
Se si ipotizza un'energia dell'esplosione sufficientemente alta
allora si immaginano tutti i punti dell'universo in costante ed
indefinito allontanamento l'uno rispetto agli altri, in una eterna
espansione.
-
Per un dato valore di energia, invece, l'espansione tenderà
asintoticamente ad una condizione di eterna immobilità.
-
Al di sotto di tale energia, infine, si immagina che raggiunto un
punto di massima espansione, l'universo inizi un moto a ritroso,
contraendosi in un processo inverso a quello del big bang, denominato
big crunch, ossia grande implosione.
Le
ultime osservazioni del cosmo profondo indicano che attualmente
l'universo non solo è ancora in fase espansiva, ma che è ancora in
accelerazione.Questa recente scoperta è stata interpretata come
leffetto di una inafferrabile energia oscura che permei lo
spazio in modo da fornire un effetto di gravità negativa atta a
spiegare laccelerazione osservata.Poniamoci una domanda.La teoria
del big bang ipotizza un periodo di accelerazione esplosiva. Forse a
noi 20 miliardi di anni sembrano uneternità, e lo sono certamente
da un punto di vista antropocentrico. Ma cosa ci autorizza a pensare
che la fase esplosiva sia terminata?Portiamo evidentemente gli
strascichi di decenni nei quali si dava per scontato che luniverso
semplicemente si stesse espandendo, sottintendendo la velocità
costante dello stesso.
Lidea
-
...la gravità non esiste!
Nella
comunità dei fisici e dei cosmologi è attiva la ricerca di una
radiazione di tipo gravitazionale che convogli tale interazione. A
tutt'oggi nulla conferma leffettiva esistenza di un tale tipo di
onda, nonostante le più sofisticate metodologie di indagine.L'idea
semplice, talmente semplice da rasentare la banalità, deriva da una
riflessione sulla natura della curvatura dello spazio in presenza di
masse.Abbiamo detto che un'analogia bidimensionale dello spazio di
Einstein è data da un telo elastico sul quale poniamo due masse.
Queste incurvano il telo stesso prendendo a cadere l'una verso
l'altra a causa della curvatura da loro stesse indotta. Un limite di
questa analogia è data dal fatto che per funzionare debba esistere
un campo gravitazionale che dia loro la forza peso che possa
incurvare il telo.In realtà ciò non è necessariamente vero in
quanto posso immaginare il telo al di fuori di qualunque interazione
gravitazionale. In questo caso per ottenere l'analogia dello spazio
incurvato dalle masse basta far si che il telo acceleri
opportunamente in direzione perpendicolare alla propria superficie:
in questo modo le due masse provocheranno una deformazione della
superficie identica a quella che otterremmo in presenza di forza
gravitazionale, ed ancora una volta cadranno l'una verso l'altra:
abbiamo ricreato l'analogia senza necessità di un campo
gravitazionale, esattamente come previsto dalla relatività generale,
utilizzando la forza fittizia dovuta all'inerzia delle masse per far
incurvare il telo.Tutto quello che è stato detto finora è
compatibile con una idea banalmente semplice. L'idea è la seguente:
la forza gravitazionale è una forza fittizia allo stesso modo della
forza centrifuga e le masse sono solo la concausa della curvatura
dello spazio, la causa principale della curvatura dello spazio è in
realtà da imputarsi al suo moto di espansione tutt'ora
accelerato.Intendendo lo spazio come un telo tridimensionale
attualmente in accelerazione espansiva, appare naturale la
conseguente curvatura provocata dalla presenza delle masse. Masse
maggiori provocherebbero curvature maggiori. La stessa presenza delle
masse fa si che lo spazio non possa accelerare in eterno, a meno di
unimprobabile spinta propulsiva continua. Il fatto che le masse in
qualche modo rallentino l'espansione dello spazio stesso, apre
scenari inquietanti. Una gravità indotta dall'interazione tra massa
e tessuto spaziale in accelerazione, implica che una diminuzione
dell'accelerazione significherebbe una riduzione della costante
gravitazionale. In definitiva una progressiva diminuzione della
attrazione di gravità tra corpi. Il che implicherebbe, in maniera
ovviamente graduale, una sostanziale variazione di come noi potremo
immaginare l'universo. Ad esempio perché possa essere innescato il
processo di fusione nucleare all'interno di una massa gassosa e
quindi avviare il processo di formazione stellare, la massa critica
stessa dovrà essere a mano a mano più grande, in modo da ottenere
le medesime pressioni all'interno del nucleo. Qualora si giungesse ad
un universo ancora in espansione ma con caratteristiche di velocità
costanti avremo la totale scomparsa di quella che oggi chiamiamo
forza di gravità. L'universo come lo conosciamo oggi muterebbe
radicalmente le proprie caratteristiche in quanto la materia non
tenderebbe più ad aggregarsi, decretando in quel momento la
scomparsa di qualunque stato di aggregazione della materia di natura
gravitazionale.A questo punto se davvero l'universo tendesse a
contrarsi, si potrebbe ipotizzare un tipo di interazione tra massa e
spazio tale da indurre una curvatura positiva e quindi la repulsione
tra le stesse masse. Una sorta di gravità negativa che tenderebbe a
far assumere alle masse sparse nell'universo una densità uniforme.
Ma perché l'universo arrivato al suo punto di massima espansione
dovrebbe tornare a contrarsi? Sarebbe facile immaginare uno spazio
intrinsecamente elastico, una sorta di palloncino che privato della
fonte di pressione tenda naturalmente a sgonfiarsi.Un'altra ragione
per la quale lo spazio potrebbe non continuare all'infinito la
propria espansione potrebbe essere data da quelli che noi conosciamo
col nome di buchi neri. Questi determinano una curvatura all'interno
dello spazio talmente ripida da strinare il tessuto dello
spazio tempo privandolo localmente delle proprie caratteristiche
elastiche. Un vero e proprio ancoraggio ad un punto dello spazio e
del tempo diversi da quelli al di fuori di quello che chiamiamo
"orizzonte degli eventi". Un buco nero fungerebbe così da
vera e propria molla di ritorno per il tessuto dello spazio, che
sarebbe così prima o poi obbligato ad arrestare la propria
espansione ed a tornare indietro.Ovviamente queste ultime sono
probabilmente fantasiose ipotesi.
Attualmente
stiamo valutando implicazioni più profonde e sottili che tale
modello comporterebbe.